lunedì 25 giugno 2012

Basilico... Altrimenti detto Ocimum basilicum

Il basilico, noto in tutto il mondo è una pianta originaria dell'Asia tropicale che attraverso il Medio Oriente si è diffusa in Europa, in particolare in Italia e nel sud della Francia e da questi paesi in tutta l'Europa. In America iniziò a diffondersi con le prime spedizioni in quanto, essendo considerata una pianta medicinale, accompagnava sempre i viaggiatori.

Come lo coltivo?

Le temperature ottimali di coltivazione sono tra i 20 - 25°C ma con un buon tenore di umidità tollera anche temperature più alte. E' una pianta che cresce in pieno sole e può essere coltivata sia in vaso che in piena terra. Temperature al di sotto dei 10 °C non sono ben tollerate.
Il basilico va annaffiato generosamente facendo comunque attenzione ai ristagni idrici che non sono graditi.
Se si utilizza un buon terriccio fertile non necessita di concimazioni per la durata del suo ciclo vegetativo.

Come lo consumo?

Le foglie di basilico si raccolgono gradualmente, quando necessitano tagliandole con tutto il picciolo.
Le foglie sono normalmente utilizzate per il consumo allo stato fresco. Possono però essere conservate in vari modi: introducendole dentro barattolini di vetro ricoperte da un buon olio di oliva oppure congelate. Se fatto seccare il basilico perde il suo aroma.

" Piccole curiosità:
Il basilico era conosciuto fin dall'antichità oltre che per il suo aroma anche per le sue proprietà medicinali tanto che lo stesso Plinio il Vecchio lo cita nei suoi testi come pianta dalle capacità afrodisiache

Nel linguaggio dei fiori il basilico ha diversi significati.
Innanzitutto al Basilico da sempre, in Occidente si è attribuito un simbolismo erotico, legato alla proprietà di favorire il concepimento. I suoi rami fioriti messi dentro un vaso in una stanza porterebbero l'armonia e la pace famigliare.
Ma il Basilico ha anche un significato più nefasto infatti ad esempio nell'isola di Creta è simbolo di lutto. Questa credenza è legata sia ai canti popolari e confermata anche dal Boccaccio che racconta nel Decameron nella novella V della IV giornata la storia di Lisabetta da Messina e della sua pianta di basilico.
La storia narra della giovane Lisabetta, nubile, che viveva con i suoi tre ricchi fratelli mercanti. per i quali lavorava Lorenzo, un giovane di bell'aspetto. Lorenzo e Lisabetta si innamorarono ma l'amore era tenuto segreto perchè i fratelli di Lisabetta non avrebbero approvato la relazione della sorella con un garzone. Una notte però uno dei fratelli scoprì Lisabetta mentre si recava dal suo amato e così d'accordo con gli altri fratelli, per salvare l'onore della famiglia, decisero di uccidere Lorenzo e così fecero. Lisabetta, non trovando più Lorenzo, iniziò a chiedere che fine avesse fatto ma nessuno gli sapeva dire nulla, eccetto i fratelli che continuavano a ripeterle che era fuori per delle commissioni.
Una notte a Lisabetta mentre piangeva affranta dal dolore, gli apparve in sogno Lorenzo che le rivelò il posto dove era sepolto. Lisabetta l'indomani si recò sul posto e trovò il corpo del suo amato e allora gli staccò la testa con un coltello e di nascosto la portò in casa e la mise in un vaso di basilico che annaffiava con le sue lacrime e così cresceva rigogliosa.
I fratelli, appreso dai vicini che la sorella passava tutto il giorno a curare il basilico, glielo sottrassero e così scoprirono la testa di Lorenzo. Nel timore di essere scoperti, seppellirono la testa e si trasferirono lontano. Lisetta, privata della sua preziosa reliquia alla fine morì di dolore."

(Piccole curiosità è tratto dal sito: www.elicriso.it )

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